Bandi “Agenda digitale” e “Industria sostenibile” in arrivo nuove risorse per le imprese.

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Bandi “Agenda digitale” e “Industria sostenibile” in arrivo nuove risorse per le imprese.

Al via, dal prossimo 26 ottobre 2016, la seconda stagione dei bandi “Agenda digitale” e “Industria sostenibile” con importanti novità. Vengono messi a disposizione 450 milioni di euro dal Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca per l’erogazione di finanziamenti agevolati e 80 milioni di euro dal Fondo Crescita Sostenibile per la concessione di contributi alla spesa. Una delle innovazioni più significative delle nuove edizioni dei bandi è che al finanziamento agevolato deve affiancarsi un finanziamento bancario a tasso di mercato. Ai fini dell’ammissibilità, le imprese proponenti devono essere in possesso dell’attestazione di merito creditizio resa dalla banca finanziatrice.

I bandi Agenda digitale e Industria sostenibile saranno presto nuovamente operativi.

Il debutto della seconda edizione è fissato il prossimo 26 ottobre 2016, data di riapertura dello sportello per la presentazione delle domande. Numerose le novità rispetto alla prima tornata dei bandi.

Prima edizione

I due strumenti agevolativi sono stati istituiti dal Ministero dello sviluppo Economico con due distinti decreti datati 15 ottobre 2014 (in Gazzetta Ufficiale n. 282 del 4 dicembre 2014 e n. 283 del 5 dicembre 2014), entrambi modificati con decreto del 19 marzo 2015 (in Gazzetta Ufficiale n. 99 del 30 aprile 2015).
L’avvio ufficiale si è avuto il 25 giugno 2015 per il bando Industria sostenibile e il 30 giugno 2015 per il bando Agenda digitale (termini individuati con decreto direttoriale 30 aprile 2015).
Il bando Industria sostenibile, che disponeva di uno stanziamento di 150 milioni di euro, ha avuto un grande successo, tanto che è stata decretata la sospensione dei termini di presentazione delle istanze preliminari già a partire dal 3 luglio 2015.
Per il bando Agenda digitale, che aveva un budget di 250 milioni di euro, lo stop è arrivato il 4 dicembre 2015.

Nuove condizioni di utilizzo

La nuova stagione dei due bandi inizia con il decreto ministeriale 24 luglio 2015 (in Gazzetta Ufficiale n. 222 del 24 settembre 2015), che ha disposto il loro rifinanziamento con risorse a valere sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI), istituito presso Cassa Depositi e Prestiti, e ulteriori risorse del Fondo Crescita Sostenibile (FCS).
Il provvedimento ha anche dettato le disposizioni di raccordo tra le procedure e i criteri per la concessione ed erogazione delle agevolazioni previsti dai decreti ministeriali 15 ottobre 2014 e la disciplina delle modalità di utilizzo del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca, di cui al decreto ministeriale 23 febbraio 2015.
Il suddetto decreto è stato modificato con decreto ministeriale 9 giugno 2016 (in Gazzetta Ufficiale n. 173 del 26 luglio 2016), con cui:
– sono stati meglio definiti i criteri di ammissibilità dei progetti e, in particolare, quello che riguarda la quota minima a carico di ciascuno dei soggetti che propongono un progetto congiunto;
– è stata introdotta una norma transitoria che consente ai soggetti che hanno presentato domanda per l’accesso alle agevolazioni sul primo bando Industria sostenibile, non agevolata a causa dell’esaurimento delle risorse finanziarie disponibili per il medesimo bando, di ripresentare domanda sul nuovo bando, nel rispetto delle relative condizioni e facendo salva, ai fini della data di avvio del progetto di ricerca e sviluppo, la data della domanda originaria, nonché, per i progetti congiunti, la quota minima dei costi complessivi ammissibili alle agevolazioni che deve essere sostenuta da ciascuno dei co-proponenti prevista dal predetto bando Industria sostenibile;
– sono state semplificate le procedure di valutazione delle domande di agevolazioni, eliminando la fase delle istanze preliminari e della valutazione delle stesse da parte di specifici Comitati.

Novità

L’innovazione più significativa della nuova disciplina riguarda la previsione che al finanziamento a tasso agevolato (50- 70% delle spese ammissibili) dovrà affiancarsi un finanziamento ordinario atasso di mercato, erogato dal sistema bancario (pari almeno al 10% del finanziamento totale).
Da ciò consegue l’altra significativa novità: sono ammesse le imprese economicamente efinanziariamentesane ed in possesso di un adeguato merito di credito, secondo le valutazioni effettuate dalle banche finanziatrici.
Infine, ulteriore modifica concerne l’ammontare minimo delle spese ammissibili del progetto o programma proposto da ciascuna impresa all’interno di un progetto congiunto: secondo le nuove regole, ciascun soggetto deve sostenere una spesa non inferiore a 3 milioni di euro.

Ultimo tassello normativo

L’ultimo tassello per la completa operatività dei bandi nella versione rinnovata è stato posto con il decreto direttoriale 14 luglio 2016 (il cui comunicato è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 179 del 2 agosto 2016), che ha fissato la data di apertura dello sportello per la presentazione delle domande al 26 ottobre 2016 ed ha definito le modalità e gli aspetti operativi per richiedere le agevolazioni.

Dotazione finanziaria

Le risorse complessivamente disponibili per la nuova tornata ammontano a 530 milioni di euro, di cui:
– 120 milioni di euro per il bando Agenda digitale (100 milioni a valere sul FRI per la concessione di finanziamenti agevolati e 20 milioni a valere sul FCS per l’erogazione di contributi);
– 410 milioni di euro per il bando Industria sostenibile (350 milioni a valere sul FRI per la concessione di finanziamenti agevolati e 60 milioni a valere sul FCS per l’erogazione di contributi).

Soggetti beneficiari

Con riferimento all’ambito soggettivo, ai sensi dei decreti ministeriali 15 ottobre 2014, possono beneficiare delle agevolazioni:
– le imprese appartenenti ai settori industria e servizi (incluso il settore dei trasporti);
– le imprese artigiane;
– le imprese che svolgono attività ausiliarie delle precedenti;
– i centri di ricerca con personalità giuridica;
– i soggetti di cui ai punti precedenti definiti start-up innovative.
I progetti possono essere presentati da imprese singole, oppure da raggruppamenti composti da non più di 5 soggetti. In quest’ultimo caso, i progetti devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, quali, a titolo esemplificativo, il consorzio e l’accordo di partenariato.

Requisiti ammissibilità

Ai sensi dei decreti 15 ottobre 2014 (come modificati dal decreto 19 marzo 2015), i soggetti richiedenti, alla data di presentazione della domanda, devono essere regolarmente costituiti informa societaria ed essere iscritti nel registro delle imprese (le imprese non residenti nel territorio italiano devono essere costituite secondo le norme di diritto civile e commerciale vigenti nello Stato di residenza e iscritte nel relativo registro delle imprese).
Devono inoltre trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno 2 bilanci approvati. Quest’ultimo requisito non deve essere rispettato da spin-off degli organismi di ricerca, dei quali questi ultimi detengano almeno il 30% del relativo capitale sociale.
Qualora i soggetti richiedenti abbiano redatto il bilancio consolidato o siano controllati da un’impresa che abbia redatto il bilancio consolidati, gli stessi possono farvi riferimento ai fini della sussistenza della disponibilità di almeno due bilanci.

Valutazione del merito di credito

Come disposto dal decreto ministeriale 24 luglio 2015, ai fini dell’ammissibilità, i soggetti richiedenti devono aver ricevuto un’adeguata valutazione del merito di credito da parte di una banca finanziatrice.
Alla domanda di agevolazione, i soggetti richiedenti devono allegare l’attestazione del merito creditizio resa dalla banca finanziatrice (in caso di progetti congiunti, tale attestazione deve essere presentata da ciascuno dei soggetti proponenti).

Progetti ammissibili

I due bandi finanziano progetti di ricerca – di importo compreso tra 5 milioni e 40 milioni di euro di euro – nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione elettroniche (ICT), coerenti con l’Agenda digitale italiana, e nel settore della cosiddetta industria sostenibile.
Come stabilito dai decreti 15 ottobre 2014, i progetti devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni (e, comunque, entro e non oltre 3 mesi dalla data di concessione delle agevolazioni) ed avere una durata non superiore a 36 mesi (su richiesta motivata del soggetto beneficiario, il Ministero dello Sviluppo Economico potrà concedere una proroga del termine di ultimazione del progetto non superiore a 12 mesi).

Bando Agenda digitale

Il bando finanzia progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti avvalendosi dell’impiego, tramite lo sviluppo delle tecnologie relative all’informazione e alle comunicazionielettroniche, definite nell’ambito del programma Horizon, e con adeguate e concrete ricadute nei seguenti settori applicativi:
– salute e assistenza (Health);
– formazione e inclusione sociale (Education/Inclusive Society);
– cultura e turismo (Cultural Heritage);
– mobilità e trasporti (Smart Transport);
– energia e ambiente (Smart & Clean Energy);
– monitoraggio e sicurezza del territorio (Environment);
– modernizzazione della pubblica amministrazione (Smart Government);
– telecomunicazioni (Electronic communications);
– fabbrica intelligente (Smart manufacturing).
Bando Industria sostenibile
Il bando finanzia progetti di ricerca e sviluppo, finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti avvalendosi dell’impiego delle tecnologieabilitanti fondamentali definite dal programma Horizon 2020 (micro e nano elettronica; nanotecnologia; fotonica; materiali avanzati; sistemi avanzati di produzione; biotecnologia industriale) e che si sviluppano nell’ambito delle seguenti tematiche rilevanti:
– processi e impianti industriali;
– trasporti su superficie e su via d’acqua;
– aerospazio;
– TLC;
– tecnologie energetiche;
– costruzioni eco-sostenibili;
– tecnologie ambientali.

Spese ammissibili

Per entrambi i bandi, sulla base di quanto previsto dai decreti 15 ottobre 2014, sono ammissibili le spese relative a:
a) personale dipendente o in rapporto di collaborazione o titolare di specifico assegno di ricerca, limitatamente a tecnici, ricercatori e personale ausiliario. Sono esclusi pertanto gli addetti con mansioni amministrative, contabili e commerciali;
b) strumenti e attrezzature nuovi di fabbrica, nella misura in cui sono utilizzati per il progetto;
c) servizi di consulenza, altri servizi utilizzati per il progetto, beni immateriali;
d) spese generali derivanti direttamente dal progetto, in misura non superiore al 50% delle spese di cui alla lettera a);
e) materiali utilizzati per il progetto (materie prime, componenti, semilavorati, materiali commerciali, materiali di consumo specifico).

Quota minima spesa di ciascun partecipante in caso di progetti congiunti

Come indicato nel Decreto ministeriale 9 giugno 2016, solo per i progetti congiunti, fermi restando i limiti di spesa ammissibile per l’intero progetto (pari a un minimo di 5 milioni ed un massimo di 40 milioni) e ad eccezione dei progetti provenienti dal primo bando Industria sostenibile e non ammessi all’istruttoria per esaurimento delle risorse, ciascun soggetto deve concorrere con una quota della predetta spesa non inferiore a 3 milioni di euro.

Agevolazioni

Con il Decreto 24 luglio 2015 sono cambiate in maniera significativa le forma di agevolazione.
In particolare, è prevista l’erogazione di:
– un finanziamento a tasso agevolato (pari al 20% del tasso di riferimento, nel limite minimo dello 0,8%), di importo compreso tra il 50% e il 70% dei costi ammissibili e di durata tra 4 e 11 anni, compreso un periodo massimo di 3 anni di preammortamento;
– in aggiunta al finanziamento agevolato, un contributo alla spesa pari al 15% dei costi di progetto per le piccole e medie imprese e al 10% dei costi per le grandi imprese, con una maggiorazione di 5 punti percentuali qualora si verifichi una delle seguenti condizioni:
(i) il progetto venga realizzato in parte con il contributo esterno di almeno un organismo di ricerca in misura non inferiore al 10% della spesa complessivamente ammissibile e l’organismo di ricerca abbia il diritto di pubblicare i risultati dei progetti di ricerca nella misura in cui derivino da ricerche da esso svolte;
(ii) il progetto sia in parte realizzato, nell’ambito di forme di collaborazione internazionale effettiva e stabile tra imprese, in altro Stato membro dell’Unione europea ovvero in quelli contraenti l’accordo SEE;
(iii) ai progetti congiunti partecipi almeno una PMI.

Finanziamento bancario

Il finanziamento agevolato dovrà essere obbligatoriamente abbinato ad un finanziamento bancario, di importo pari ad almeno il 10% del finanziamento complessivo (agevolato + bancario).

Presentazione domande

Le domande di accesso alle agevolazioni possono essere trasmesse a partire dalle ore 10:00 del 26 ottobre 2016, esclusivamente in via telematica, selezionando una delle due procedure disponibili sul sito https://fondocrescitasostenibile.mcc.it/mise-fcs/ a seconda che si intenda presentare la domanda a valere sul bando Agenda digitale o a valere sul bando Industria sostenibile..
Le attività per la predisposizione delle domande possono essere avviate dai soggetti proponenti a partire dalle ore 10:00 del 12 ottobre 2016.
Le agevolazioni sono concesse con la procedura negoziale prevista dai decreti del 15 ottobre 2016.
Fonte: IPSOA
Studio Giuliano e Di Gravio

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