REPUBBLICA ITALIANA TRIBUNALE DI SULMONA

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REPUBBLICA ITALIANA TRIBUNALE DI SULMONA

Decreto ex art. 28 L. 300/1970

Giudice del Lavoro, dott. Roberto Amatore

omissis…

OSSERVA

Con ricorso ex art. 28 stat. lav. D. B., nella qualità di segreteria e di rappresentante aziendale sindacale della predetta sigla sindacale, chiedeva al giudice, accertata l’antisindacalità del comportamento dell’ente convenuto, così come denunciato e descritto in ricorso, di dichiarare la nullità del provvedimento di trasferimento in quanto discriminatorio e di ordinare pertanto all’azienda sanitaria la reintegrazione nelle mansioni precedentemente svolte da parte di lei ricorrente. Assumeva la ricorrente nell’atto introduttivo che aveva prestato la sua attività lavorativa presso il presidio ospedaliero di Sulmona con la qualifica di infermiera professionale presso l’Unità terapia intensiva coronarica (Utic); che in data 29.10.2003, nell’espletamento del predetto incarico di rappresentanza sindacale, aveva inviato una lettera al Direttore sanitario, nonché al Dirigente infermieristico e alla R.s.u. aziendale attraverso la quale aveva espresso il suo dissenso per un provvedimento adottato nei confronti di una sua collega infermieristica, la coordinatrice del reparto di pediatria; che in data 1.11.2001 aveva ricevuto una comunicazione proveniente dal Direttore sanitario con la quale era stato disposto da parte di quest’ultimo il suo trasferimento – per "improrogabili esigenze al servizio" e con decorrenza immediata – presso il Raggruppamento Distrettuale di Sulmona; che il detto trasferimento si palesava subito pregiudizievole sia delle sue personali prerogative professionali sia di quelle di rappresentante sindacale; che, successivamente e più precisamente in data 14.05.2004, era stato pubblicato sul quotidiano "Il Centro" un articolo nel quale il Direttore sanitario della Ausl convenuta aveva dichiarato che il danneggiamento dei materassi dell’ospedale era in realtà imputabile alle negligenti condotte del personale infermieristico; che il giorno successivo aveva inviato – sempre nella veste di rappresentante della predetta sigla sindacale – al predetto quotidiano (ed anche ad altri quotidiani di tiratura nazionale) un comunicato con il quale replicava sdegnosamente agli addebiti contestati dal Direttore sanitario;

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