Voluntary ter, fat tax e pace fiscale in rampa di lancio.

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Voluntary ter, fat tax e pace fiscale in rampa di lancio.

Ormai è questione di giorni al massimo entro il 15 ottobre, il Governo presenterà il testo della Legge di Bilancio ed il decreto collegato che conterrà la pace fiscale, che probabilmente, conterrà una voluntary ter. Le anticipazioni parlano di possibile misura di rientro ed emersione di capitali

I tecnici dell’esecutivo che stanno mettendo appunto il decreto fiscale all’esame del consiglio dei ministri di lunedì, stanno ragionando su una serie di misure diversificate che andranno a comporre la pace fiscale.

La voluntary ter, par di capire, riguarderà sia il rientro di capitali sia l’emersione delle somme non dichiarate. Si tratta di un provvedimento che era già stato studiato negli anni scorsi ma che alla fine non è stato attuato.

Ora, in considerazione dell’esigenza di finanziare una manovra che contiene misure costose (riforma pensioni, reddito di cittadinanza), sembra possibile che l’esecutivo inserisca anche questo provvedimento. Il Governo insiste sul fatto che saranno lasciati fuori i grandi evasori, con un tetto (che sembra fissato a 500mila euro).

E’ invece possibile che, al contrario, sulle piccole somme dovute al Fisco (cartelle fino a mille euro), si applichi un’aliquota particolarmente favorevole (ad esempio il 10%), oppure addirittura lo stralcio.

Un’altra ipotesi che negli ultimi giorni è stata rilanciata con insistenza, riguarda la rateazione concessa a chi aderisce alla pace fiscale, che sarà diluita in cinque anni.

Il contribuente viene quindi agevolato anche in questo senso, per evitare fenomeni di dispersione (contribuenti che aderiscono e poi escono dai condoni perché non riescono a rispettare le scadenze).

Studio Giuliano e Di Gravio

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