Comunicazione black list.

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I dati relativi ai rapporti intercorsi con Paesi black list saranno forniti con cadenza solo annuale, innalzando a 10.000 euro il limite di esonero (attualmente fissato a 500 euro), entro il quale non vi è l’obbligo di comunicazione dell’operazione. Il Governo, con il Decreto Legislativo stilato lo scorso 20 giugno 2014, che verrà varato solo dopo lo studio delle commissioni competenti, attua uno dei principi contenuti nella legge delega di riforma fiscale (art. 7, Legge n. 23/2014), cioè quello della semplificazione fiscale.
Nello specifico, gli articoli da 19 a 25 di questo primo schema di decreto, si occupano delle semplificazioni riguardanti la fiscalità internazionale e ancor più nel dettaglio l’art.21 va a modificare l’art. 1, comma 1 del D.L. n. 40/2010, istitutivo della comunicazione periodica. Si ricorda come il Provv. n.94908 del 02 agosto 2013 aveva previsto per i soggetti passivi IVA l’obbligo di comunicare i dati relativi alle operazioni effettuate a decorrere dal 1° ottobre 2013 nei confronti di operatori economici aventi sede, residenza o domicilio negli Stati o territori (c.d. black list), utilizzando il nuovo modello di comunicazione polivalente, pur mantenendo inalterata la periodicità di presentazione e i termini ordinariamente previsti dalla specifica disciplina di riferimento.
Le successive istruzioni ministeriali del 10 ottobre 2013, al nuovo modello di comunicazione polivalente, modificando quanto contenuto nel Provv. n.94908 del 02 agosto 2013, avevano stabilito che per le operazioni effettuate fino al 31 dicembre 2013, fosse possibile utilizzare, in alternativa al nuovo modello polivalente, le precedenti modalità di comunicazione (modello di comunicazione black list). Dal 28 febbraio 2014 è ritenuto valido esclusivamente il nuovo modello, per gli operatori mensili (e per le operazioni registrate a gennaio 2014) e dal 30 aprile 2014 per gli operatori trimestrali (e per le operazioni del 1° trimestre 2014). Dunque, in futuro avremo una nuova periodicità (annuale) e il nuovo (ormai assodato) modello.

Fonte : fiscal focus

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