a coloro che detengono un portafoglio di strumenti finanziari, inclusi i depositi di denaro, per un controvalore superiore a 250 mila euro;
a coloro che si impegnano a investire almeno 100 mila euro in offerte della specie, nonché dichiarino per iscritto, in un documento separato dal contratto da stipulare per l’impegno a investire, di essere consapevoli dei rischi connessi all’impegno o all’investimento previsto;
agli investitori retail, nell’ambito dei servizi di gestione di portafogli o di consulenza in materia di investimenti.
Quindi potranno essere sottoscritti, in un portale di crowdfunding, titoli di debito, oltre che di equity. L’opportunità di questa estensione che, pur in presenza di adeguate cautele a tutela degli investitori, potrà favorire la raccolta di capitali e il finanziamento delle imprese, rendendo il sistema più competitivo rispetto ad altri ordinamenti europei che presentano limiti meno stringenti di quelli sino ad ora previsti in Italia.