Archivio rapporti: fissato il nuovo calendario per l’invio dei dati.
Gli intermediari finanziari dovranno trasmettere entro il 2 marzo i dati relativi ai rapporti intrattenuti nel 2013; la scadenza per i rapporti 2014 è fissata al 29 maggio.
E’ quanto si legge nel provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 10 febbraio 2015 che, nell’approvare il tracciato informatico da utilizzare per la trasmissione dei dati, ha rivisto le regole in materia come modificate dalla legge di Stabilità 2015.
L’Agenzia delle Entrate rende pienamente operativo un importante, ma anche controverso, adempimento utile a combattere l’evasione: la formazione e l’aggiornamento dell’Archivio dei rapporti finanziari.
Si tratta di uno strumento grazie al quale l’amministrazione intende potenziare le modalità di accertamento tramite indagini finanziarie, traendo i dati dall’Archivio dei rapporti che costituisce una apposita sezione dell’Anagrafe tributaria nella quale confluiscono in automatico le comunicazioni di tutti gli operatori finanziari.
Il nuovo provvedimento dell’Agenzia delle Entrate interviene, modificandoli, sui provvedimenti 25 marzo 2013 in materia di comunicazioni annuali dei saldi e movimenti e 20 dicembre 2010 in materia di comunicazioni mensili all’Archivio dei rapporti finanziari, anche per tener conto delle novità introdotte dalla legge di Stabilità 2015.
La norma (art. 11, comma 4, D.L. n. 201/2011), prima delle modifiche, prevedeva l’invio da parte degli operatori finanziari, delle informazioni relative ai rapporti intrattenuti nel corso dell’anno, fermo restando l’obbligo, da parte di costoro, di inviare le comunicazioni mensili già previste dall’art. 7, comma 6, D.P.R. n. 602/1973.
Tali informazioni potevano essere utilizzate dall’Agenzia delle Entrate per l’elaborazione con procedure centralizzate, secondo i criteri individuati con provvedimento del Direttore della medesima Agenzia, di specifiche liste selettive di contribuenti a maggior rischio di evasione.
Con la legge di Stabilità 2015, ferma restando la conferma dell’adempimento annuale (e mensile), è cambiato il fine dell’utilizzo dei dati.
Infatti, in base alla nuova formulazione della norma, le informazioni raccolte sono utilizzate dall’Agenzia delle entrate per le analisi del rischio di evasione, senza attendere alcun provvedimento attuativo.
Inoltre, le medesime informazioni, inclusive del valore medio di giacenza annuo di depositi e conti correnti bancari e postali, sono utilizzate ai fini della semplificazione degli adempimenti dei cittadini in merito alla compilazione dell’ISEE.
Il nuovo provvedimento introduce, con decorrenza 1° gennaio 2016, un nuovo tracciato per la trasmissione dei dati che va ad unificare i criteri e le regole di segnalazione delle informazioni che affluiscono all’Archivio dei rapporti finanziari.