CONTROLLI FISCALI NEL 2006: RESI NOTI I PRIMI INDIRIZZI OPERATIVI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

Con la Circolare n. 9/E del 3 marzo 2006 l’Agenzia delle Entrate ha diramato agli uffici periferici i primi indirizzi operativi da seguire nell’attività di prevenzione e contrasto all’evasione per l’anno 2006. Le direttive tengono conto delle disposizioni contenute nella L. n. 266 del 23 dicembre 2005 (Finanziaria per l’anno 2006) e consentono di avere un quadro d’insieme abbastanza chiaro delle attività oggetto dell’attenzione da parte del Fisco nonché delle operazioni "sospette" che possono innescare una verifica fiscale. Può essere estremamente utile, pertanto, ripercorrere e analizzare i punti salienti della Circolare.

Per l’anno di attività 2006 è confermato l’impegno richiesto agli uffici nell’attività di contrasto alle frodi Iva, con particolare riguardo all’Iva intracomunitaria. In particolare, qualora le operazioni sospette siano state poste in essere da operatori nazionali direttamente o indirettamente con soggetti stabiliti in altri Stati membri della Comunità europea, sarà attivata la cooperazione internazionale al fine di ottenere riscontro dalle autorità estere. Con riferimento al fenomeno delle frodi Iva si ricorda che il decreto ministeriale del 22 dicembre 2005 ha dato attuazione all’art. 60-bis del D.P.R. n. 633 del 1972. La normativa citata, che trova applicazione nei confronti delle operazioni effettuate a decorrere dal 31 dicembre 2005 (giorno di pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale), fornisce un ulteriore strumento da utilizzare nell’attività di repressione delle frodi, in particolare di quelle fattispecie realizzate attraverso le interposizioni fittizie di missing traders.