Trust e Fisco: i notai auspicano un revirement della Cassazione. Il Consiglio nazionale del notariato, con uno studio dedicato all’imposizione diretta sui vincoli di destinazione / trust (il 132/2015/T), in relazione alle recenti decisioni sul trust (sentenze 3735, 3737 e 3886 del 4 febbraio 2015), auspica un revirement interpretativo della Corte, così come un non allineamento da parte di prassi amministrativa e giurisprudenza di merito.
L’IMPOSIZIONE INDIRETTA SUI VINCOLI DI DESTINAZIONE:
NUOVI ORIENTAMENTI E PROSPETTIVE INTERPRETATIVE
di Thomas Tassani
(Approvato dall’Area Scientifica – Studi Tributari il 1° luglio 2015)
(Approvato dal CNN nella seduta dell’1 e 2 ottobre 2015)
Abstract
Con tre recenti ordinanze, la Corte di Cassazione è intervenuta sul tema della imposizione indiretta sui vincoli di destinazione, ritenendo configurabile una autonoma imposta, nell’ambito del tributo successorio e donativo, gravante sulla costituzione del vincolo.
Simile interpretazione determinerebbe l’applicazione del tributo ad ogni fattispecie di vincolo di destinazione, anche di natura non traslativa ed indipendentemente dal carattere oneroso o liberale/gratuito, comportando un notevole aggravio di tassazione, nel settore delle imposte indirette, per una pluralità di ipotesi diffuse a livello operativo.
La tesi della Corte è stata fortemente criticata dalla dottrina che ne ha evidenziato la non fondatezza a livello ermeneutico, oltre ai profili di possibile illegittimità costituzionale.
Inoltre, la stessa impostazione risulta in buona parte in controtendenza rispetto ai prevalenti orientamenti interpretativi, elaborati da dottrina, giurisprudenza e prassi amministrativa.
Scarica il documento: Fiscalità del trust – Studio132-2015T