Crescono ad oltre 168,5 miliardi di euro, a maggio 2014, le sofferenze lorde bancarie. Lo comunica l’Abi secondo cui, rispetto ad aprile, le sofferenze sono salite di 2,2 miliardi di euro mentre sul confronto con il maggio 2013 l’aumento è del 24%. In rapporto agli impieghi le sofferenze risultano pari all’8,9%, il valore più elevato da ottobre 1998.
A giugno si riduce caduta prestiti: -2,2%
Si riduce invece a giugno la caduta dei prestiti bancari. Secondo l’Abi sono ammontati a 1.842,7 miliardi di euro con un calo del 2,2% rispetto al -3,1% del mese precedente e al -4,5% di novembre 2013 quando era stato raggiunto il picco negativo. I prestiti a famiglie e società non finanziarie sono scesi dell’1,4% annuo, a fronte del -2,4% di maggio e del -2% nella media area euro di maggio. Quanto all’andamento dei prestiti in base alla durata, il segmento a breve termine (fino a un anno) ha segnato una variazione annua di -1,3% (-6,4% a maggio), mentre quello a medio e lungo termine (oltre un anno) ha segnato una variazione di -1,4% (-1%). L’Abi segnala inoltre che il totale dei prestiti (1.842,7 miliardi) rimane nettamente superiore all’ammontare complessivo della raccolta da clientela, pari a 1.718,2 miliardi.
Salgono depositi, peggiora calo obbligazioni
Salgono a giugno i depositi bancari con un aumento del 2,4% a 1232 miliardi di euro mentre peggiora il passivo delle obbligazioni, scese dell’8,28% a 485 miliardi di euro. È quanto si legge nel rapporto mensile Abi secondo cui continua ad accentuarsi la tendenza vista nell’ultimo anno che ha visto la contrazione della raccolta a medio e lungo termine, e in accelerazione quella a breve. Gli incrementi più sostenuti si registrano in Trentino Alto Adige (+7%), nelle Marche (+6,1%), in Toscana, Umbria e Molise (+3,1%) e +2,8% in Basilicata. Al contrario, i valori più contenuti si riscontrano in Sardegna (-0,6%) ed in Piemonte e Valle d’Aosta (-0,1/-0,2%).
Fonte : Ilsole24ore.