Legge si Stabilità, sì del Senato alla manovra definitiva.

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Legge si Stabilità, sì del Senato alla manovra definitiva.

Da pochi minuti il Senato ha approvato il testo della Legge di Stabilità 2016.

Tra i punti più rilevanti del corposo provvedimento, composto da un solo articolo e da 999 commi, si evidenziano:

  • no all’aumento di IVA e accise: disattivate per il 2016 le clausole di salvaguardia previste dalle precedenti disposizioni legislative per un valore di 16,8 miliardi;
  • eliminazione della TASI per i proprietari e per gli inquilini sugli immobili residenziali adibiti ad abitazione principale, ad eccezione delle abitazioni di lusso; la casa assegnata al coniuge in caso di separazione o divorzio per gli immobili sarà assimilata alla all’abitazione principale; per gli immobili locati a canone concordato l’IMU e la TASI sono ridotte del 25%;
  • per immobili concessi in comodato a genitori o figli è prevista la riduzione del 50% della base imponibile IMU (il beneficio vale anche per la seconda casa posseduta nello stesso comune adibita ad abitazione principale);
  • eliminazione dell’IMU sui terreni agricoli e sui macchinari funzionali al processo produttivo (cd. imbullonati); sono esclusi i proprietari di terreni di pianura che non siano coltivatori diretti e imprenditori professionali iscritti alla previdenza agricola;
  • i Comuni saranno interamente compensati dallo Stato per la perdita di gettito derivante dall’eliminazione di IMU e TASI;
  • la soglia dell’uso del contante sale a 3.000 euro; la soglia è di 1.000 euro per i money transfer e per la riscossione delle pensioni in contanti;
  • canone Rai: l’importo scende da 113,50 a 100 euro. Si introduce una nuova presunzione di possesso dell’apparecchio televisivo, ai fini dell’accertamento di situazioni di evasione del pagamento del canone: la presenza di un contratto di fornitura dell’energia elettrica, nella cui fattura sarà addebitato il canone, con possibilità di rateizzazione in 10 mensilità (da gennaio a ottobre);
  • proroga al 31 dicembre 2016 delle detrazioni Irpef per interventi di riqualificazione energetica e per le ristrutturazioni degli edifici nella misura rispettivamente del 50% e del 65%;
  • bonus mobili per giovani coppie: per le giovani coppie, sposate o di fatto (di cui almeno uno dei componenti abbia meno di 35 anni), che abbiano acquistato la casa principale è prevista una detrazione fiscale del 50% per le spese sostenute per l’acquisto di mobili nel 2016 fino a 16.000 euro;
  • modifiche alla no tax area: per i pensionati over 75 anni passa da 7.500 a 8.000 euro, per i contribuenti di età compresa tra 70 e 75 anni passa da 7.500 a 7.750 euro;
  • IRAP: sono aumentati gli importi deducibili dall’IRAP in favore di s.n.c., s.a.s., imprenditori individuali, artisti e professionisti;
  • IRES (imposta sui redditi delle società): è rinviata al 2017 la riduzione dell’aliquota Ires dal 27,5 al 24 per cento, inizialmente ipotizzata per il 2016;
  • regime forfetario (ex minimi): elevate le soglie di ricavi per l’accesso al regime forfetario di imposta del 15%; per i professionisti si passa da 15.000 a 30.000;
  • rateizzazione delle cartelle Equitalia: i contribuenti decaduti dal beneficio della rateazione di somme dovute a seguito di accertamenti con adesione potranno essere riammessi alla dilazione;
  • fondi strutturali UE per i professionisti: i liberi professionisti sono equiparati alle pmi per l’accesso ai fondi strutturali EU per il periodo 2014/2020;
  • “micropagamenti” elettronici: obbligo per commercianti e professionisti di accettare pagamenti  di piccoli importi con carte di credito o di debito, salvo i casi di impossibilità tecnica;
  • proroga della cd. opzione donna, consentendo l’accesso all’istituto (transitorio e sperimentale) – che permette alle lavoratrici l’accesso al trattamento anticipato di pensione con calcolo esclusivamente contributivo – a chi matura i previsti requisiti anagrafici e contributivi entro il 31 dicembre 2015;
  • gestione separata INPS: rimane invariata per i professionisti senza cassa l’aliquota contributiva del 27% da versare alla gestione separata dell’INPS;
  • super-ammortamenti per gli investimenti delle imprese portando al 140% il valore della deduzione a partire dal 15 ottobre 2015 e fino al 31 dicembre 2016;
  • regime agevolato per cessioni e assegnazioni di beni ai soci e aumento degli importi deducibili dall’IRAP in favore di alcuni soggetti di minori dimensioni;
  • applicazione opzionale per gli imprenditori individuali di un’imposta sostitutiva di IRPEF e IRAP, con aliquota dell’8 per cento, sugli immobili strumentali;
  • settore del lavoro: viene innanzitutto prevista la proroga dello sgravio contributivo per le nuove assunzioni con contratti di lavoro a tempo indeterminato effettuate nel 2016, consistente nell’esonero dal versamento del 40% dei complessivi contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, nel limite di 3.250 euro su base annua, per un massimo di 24 mesi;
  • introduzione di una disciplina tributaria specifica per la promozione del welfare aziendale e incentivazione della contrattazione collettiva decentrata, consistente nell’applicazione, per i soggetti con reddito da lavoro dipendente fino a 50.000 euro, di una imposta sostitutiva dell’IRPEF pari al 10% entro il limite di importo complessivo di 2.000 euro lordi, in relazione alle somme e ai benefit corrisposti per incrementi di produttività o sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa;
  • previdenza: disposizioni volte alla realizzazione di un ulteriore intervento (il settimo) in favore dei soggetti salvaguardati, garantendo l’accesso al trattamento previdenziale con i vecchi requisiti ad un massimo di ulteriori 26.300 soggetti, sia individuando nuove categorie di soggetti beneficiari, sia incrementando i contingenti di categorie già oggetto di precedenti salvaguardie, attraverso il prolungamento del termine (da 36 a 60 mesi successivi all’entrata in vigore della riforma pensionistica) entro il quale i soggetti devono maturare i vecchi requisiti. Per effetto di tali disposizioni il limite massimo numerico di soggetti salvaguardati viene stabilito a 172.466. Introduzione di una disciplina che consente di trasformare (in presenza di determinati requisiti anagrafici e contributivi) il rapporto di lavoro subordinato da tempo pieno a tempo parziale, con copertura pensionistica figurativa e corresponsione al dipendente, da parte del datore di lavoro, di una somma pari alla contribuzione pensionistica che sarebbe stata a carico di quest’ultimo (relativa alla prestazione lavorativa non effettuata). A decorrere dal 2017 viene elevata la misura delle detrazioni dall’imposta lorda IRPEF spettanti con riferimento ai redditi da pensione;
  • disabilità, 90 milioni nel 2016 per la Legge sul “Dopo di noi” per sostenere persone disabili in caso di decesso dei familiari; rifinanziamento del Fondo per la non autosufficienza per un totale di 400 milioni di euro;
  • libertà per i comuni che hanno risorse in cassa di impegnarle per investimenti per circa 1 miliardo nel 2016 e possibilità di sbloccare i pagamenti di investimenti già effettuati (e finora bloccati dal Patto) a condizione che le amministrazioni abbiano i soldi in cassa;
  • risorse e strumenti per la politica estera: si incrementa lo stanziamento in favore della nuova Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo e si prevede la creazione di un fondo dotato di 1 milione di euro a partire dal 2016 per coprire le spese per i collegi arbitrali internazionali;
  • misure per la lotta alla povertà, con particolare attenzione alla povertà infantile;
  • fondo Sanità sale a 111 miliardi nel 2016;
  • Università – Si dispone l’incremento, a partire dal 2016, del Fondo per il finanziamento ordinario, destinandolo in parte all’assunzione di ricercatori a tempo determinato e al conseguente, eventuale, passaggio alla posizione di professore associato e, in altra parte, all’incremento della quota premiale. Inoltre, si istituisce il Fondo per le cattedre universitarie del merito, destinato al reclutamento per “chiamata diretta” per elevato merito scientifico di professori ordinari e associati, secondo “procedure nazionali” da definire con un DPCM. Si prevede poi che, dal 2016, le università che rispettano determinati parametri finanziari possono assumere ricercatori a tempo determinato senza le limitazioni da turn over. Infine, si incrementano le risorse per la formazione specialistica dei medici, al fine di aumentare il numero dei relativi contratti.

Fonte: Altalex

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