Startup innovative. Tutte le exit milionarie dal 2012 ad oggi
Arcangelo Rociola
2,5 miliardi di euro investiti (dati ufficiali, ma la stima completa supera i 4), 9 volte su 10 vengono da società estere: tutti i dati sulle maggiori exit di startup innovative italiane.
Uscite a senso unico, ma pur sempre uscite. Delle 12 maggiori exit di startup italiane negli ultimi anni 11 vengono da acquisizioni da parte di società straniere, o da Ipo (offerta pubblica d’acquisto) su borse estere. Una sola è rimasta in Italia, la milanese Triboo, quotata nel 2014 alla Borsa di Milano. Il controvalore totale delle acquisizioni è di poco meno di 2,5 miliardi di euro.
La maggior parte di questi capitali arriva dagli Stati Uniti e dal Regno Unito (con Irlanda e Russia a completare il quadro).
Di altre 6 nello stesso periodo (tra cui Gopago presa da Amazon) non è mai stato rivelato il controvalore economico, ma 5 sono andate all’estero. Un passo indietro, nel 2012, per trovare le acquisizioni di Glancee da parte di Facebook, e Redmatica, diventata Apple. Stessa storia, tempi diversi, stesse dinamiche. Che si ripetono insieme alle analisi di un fenomeno che vede imputati di volta in volta la scarsa capacità delle società italiane di capire il valore delle startup innovative; o l’educazione dei manager italiani, miopi quando si tratta di cercare di crescere acquistando altre società nel mercato interno; piuttosto che nella natura stessa delle startup innovative, internazionali nel Dna, che scardinano il concetto stesso di acquisizioni in patria piuttosto che da società estere. Oppure, come suggeriva in un post su StartupItalia! un anno fa Ermanno Cece, essere fiduciosi e far fuggire la lepre, per poi imparare ad acchiapparla. 24 mesi dopo la lepre continua a correre. E la rincorsa si fa ancora attendere.
Prestiamoci
L’ unica startup italiana autorizzata come finanziaria da Banca d’Italia per la gestione di una piattaforma di prestiti fra privati su internet, ha annunciato il 13 novembre 2014 che si fonderà con la norvegese TrustBuddy International AB: l’unica società di Peer-to-Peer Lending al mondo a essere quotata in Borsa.
Il valore dell’operazione, che prevede l’acquisto del 100% delle azioni di Agata S.p.A. (società che detiene e gestisce il marchio Prestiamoci), ammonta complessivamente a 5,3 Milioni di Euro: 1,5 Milioni saranno corrisposti per cassa e 3,8 Milioni in azioni di TrustBuddy. In aggiunta i soci di Prestiamoci riceveranno 10 milioni di opzioni di acquisto delle azioni di TrustBuddy.
Bravofly Rumbo Group
Nata nel 2004 da Fabio Cannavale e Marco Corradino, ha la sede legale a Chiasso. Svizzera. E’ ad oggi una delle principali agenzie di viaggio online. Presente in 35 paesi, ha tra i suoi brand Volaregratis, Rumbo, Jetcoast e Bravofly. Mette a confronto e sceglie diverse soluzioni di viaggio possibili, in un unico sito. Dal volo agli hotel, macchine da affittare e crociere. In un unico pacchetto. A giugno 2014 decide di quotarsi in borsa, raccogliendo 579mila euro.
Ethical Oncology Science
Nata nel 2006 a Milano da Ennio Cavalletti, Gabriella Camboni, Silvano Spinelli (che CheFuturo! ha inserito nella top 100 degli innovatori italiani nel 2013) e Jacques Theurillat, che nei loro laboratori hanno individuato una cura per il cancro grazie ad una molecola, il Lucitanib (dovrebbe arrivare sul mercato nel 2018). EOS è stata supportata da una cordata di venture capitalist tra cui Principia di Pierluigi Paracchi, il fondo fracese Sofinnova (principale investitore) e il venture olandese Aescap. Poi l’acquisto da parte di Clovis Oncology (2013), quotata al Nasdaq, per oltre 420 milioni di euro (310 dei quali a Sofinnova).
Facile.it
Nata nel 2010 a Milano da Mauro Giacobbe e Angelica Pellizzari, è uno dei portali più noti in Italia per comparare le tariffe assicurative, conti correnti, tariffe telefoniche, bollette di luce e gas. Nel 2011 cresce dopo un investimento della holding italiana Quattordicesima, di proprietà della famiglia Berlusconi. Nel settembre del 2014 la società è stata comprata al 75% da Oakley Capital, società di investimenti quotata al Londra, per 100 milioni di euro.
Gentium
Ancora una startup biofarmaceutica legata alla cura e al trattamento dei tumori. Gentium è stata fondata a Como nel 2001, da Iris Ferro e Khalid Islam, sviluppa prodotti per alleviare il trattamento delle cure anti cancro. Nata da uno spinoff aziendale dell’italiana Crinos (passata poi sotto il controllo della tedesca Stada), nel 2013 è stata acquistata dall’irlandese Jazz Pharmaceuticals per un miliardo di dollari.
Intercept Pharmaceutical
Nata dalla scoperta di un professore universitario di Perugia, Roberto Pellicciari, Intercept lavora su una terapia per la cura del fegato. Ma è americana di nascita, con sede a New York e fondata da Mark Prunanski. Genextra, una società di investimento italiana, ne ha acquistato il 31,5% delle azioni nel 2006 investendo 33 milioni. L’anno successivo il debutto in borsa, al Nasdaq di New York, dove Intecept ha venduto 5 milioni di azioni a 15 dollari l’una, raccogliendo 230 milioni. Oggi vale 3,7 miliardi.
Jobrapido
Nata nel 2006 a Milano da un’idea del barese Vito Lomele, è un raccoglitore di offerte di lavoro pubblicate in tutto il mondo organizzate per gli utenti iscritti alla piattaforma. Tutti i lavori disponibili nel globo in relazione al proprio profilo in un click. A sei mesi dalla nascita la sua startup era già in utile grazie alle pubblicità raccolte sul sito. Nel 2012 la società che nel Regno Unito edita il Daily Mail ne ha acquisito il 49% per circa 30 milioni di euro. E alla fine del 2013 è diventata completamente inglese. Fonti non confermate dicono che l’acquisizione sia stata in totale di 70 milioni di euro.
Octo Telematics
Roma, 2002. Nasce da un’idea di Fabio Sbianchi e cresce puntando su soluzioni telematiche per l’assicurazione delle auto. Col tempo i servizi sono aumentati, e vanno dalla gestione di report e interfacce grafiche per la consultazione dei dati al servizio antifrode per il trasporto. A Febbraio 2014 Renova Group, holding di investimento russa, l’ha acquistata per 555 milioni.
Okairos
Nata nel 2009 da uno spinoff di ricerca, si è specializzata nella ricerca di vaccini contro le malattie rare. Fondata da Riccardo Cortese, Alfredo Nicosia e Stefano Colloca, recentemente si è parlato di Okairos come la startup italiana che ha sconfitto l’ebola. Un finanziamento di 20 milioni di euro da venture capitalist per cominciare le ricerche, poi arriva la britannica Glaxo, la multinazionale del farmaco, che due anni dopo (maggio 2013) la compra per 260 milioni.
Simple Agency
Nasce nel 2008 a Milano da Marco Caradonna, Sandro Moretti e Umberto Bottesini. Si occupa di marketing di nuova generazione, che vuole semplificare l’approccio alla pubblicità in modo interattivo con un modello di business che fonde marketing, media, creatività e tecnologia. Insomma un marketing crossmediale che mette insieme social, video, mobile, e big data. La londinese Aegis Media la compra nel giugno 2013 per 20 milioni di euro.
Triboo Media
Nata nel 2005 a Milano da Alberto Zilli e Giulio Corn, è una società specializzata in pianificazione di strategie per la pubblicità online. Si muove su tre direzione: attività editoriali, pubblicità online e offerta di prodotti con forme di ricavi Cpm (costi per mille) e Cpc (costi per click). Quotata all’Alternative investment market di Milano a marzo 2014 (settore di borsa dedicato alle Pmi con alto potenziale di crescita), ha raccolto con la sua quotazione 64 milioni di euro.
Livio
Fondata nel 2008 a Detroit dall’ingegnere italiano Massimo Baldini e dal suo socio Jake Sigal, progetta e realizza software che integrano le automobili con smarphone e tablet.Ford ha rilevato l’azienda per 10 milioni di dollari nel settembre 2013. I due ingegneri, dopo la vendita della loro startup a Ford, hanno creato a maggio 2014 una nuova startup, Tome, che sviluppa prodotti nell’ambito dell’Internet of Things. A giugno hanno chiuso un primo round da 220mila euro.
Northwall Innovation
Nata a Langhirano, Parma, nel 2010, produce caschi aeronautici di nuova tecnologia. A marzo 2013 hanno venduto un loro brevetto alla Safecomm, americana di Buffalo, attraverso una partecipazione azionaria nella società. Valore: 1,5 milioni di euro. L’intesa prevede anche due contratti di consulenza e di distribuzione di caschi per elicotteristi e una partecipazione azionaria incrociata. Northwall Innovation è stata fondata dai due alpinisti dell’appennino Modenese Nicola Campani e Gianluca Martini.
Exit del 2013/14 il cui valore non è stato mai rivelato
GoPago
Fondata negli Stati Uniti da due italiani, Vincenzo di Nicola e Leo Rocco, è stata acquisita da Amazon nel dicembre 2013. Il 19 miliardario del pianeta, Jeff Bezos, 50 ann, ha voluto la loro tecnologia per una cifra che non è mail stata rivelata. E’ un sistema di pagamento cloud-based che permette di ordinare e pagare delle merci prima di arrivare al negozio. E verrà integrata nei progetti di Amazon basati sulla vendita offline.
Silicon Biosystem,
Bolognese, fondata da Giuseppe Georgini, è stata acquisita dalla muliltinazionale del farmaco Menarini a settembre 2013. Crea prodotti per l’isolamento delle cellule tumorali rare. L’acquisizione è avvenuta un anno dopo aver chiuso il primo round di investimento da 3,2 milioni di euro.
Seolab
Torinese, a luglio 2013 è stata acquisita da Alkemy, che ha rilevato il 65% da D-Pixel di Gianluca Dettori. Guidata da Riccardo Lorenzini e Duccio Vitali, aiuta le aziende nella digitalizzazione delle strategie di business con soluzioni per ecommerce, social media, mobile. Attualmente ha settanta dipendenti e ricavi da oltre 3 milioni di euro.
Kapipal
Piattaforma di crowdfunding, acquisita a luglio 2013 dalla statunitense Grow Vc Group. Fondata da Alberto Falossi nel 2009, la offre soluzioni per donazioni e crowdfunding per diversi tipi di progetti (compleani, hobby, fatture mediche, spese scolastiche). Usata in 7 paesi, ha oltre 50mila utenti unici a mese.
Koinup,
Bresciana, è un sito di video osting acquisita dalla londinese ExitReality agli inizi del 2013, società che si occupa di soluzioni grafiche 3D. E’ stata fondata nel 2006 da Pierluigi Casolari e Edoardo Turelli.
Monoidics,
Londinese di nascita, ma fondata da due italiani Dino Distefano e Cristiano Calcagno, acquistata da Facebook a luglio 2013.
Staq.io,
Servizio di interfaccia grafica per giochi, di Massimo Andreasi Bassi, Luca Martinetti e Francesco Simoneschi è stata acquistata dalla californiana PlayHavem a giugno 2013
Principali exit del 2012
Glancee
Di Andrea Vaccari e della sua Glancee è stato davvero detto tutto. Tranne il valore della sua exit, la prima grande che uno startupper italiano abbia portato a casa. Con il valore aggiunto che ad acquisirla sia stato Mark Zuckerberg in persona. Era maggio 2012.
Redmatica
Fondata a Correggio nel 2004 da Andrea Gozzi, è stata comprata a giugno 2012 da Apple. Sviluppa software per la registrazione e la duplicazione di audio digitale. Il valore dell’acquisizione non è mai stato dichiarato, quello che si sa è che la startup emiliana nel 2012 aveva un fatturato di circa 100 mila euro, e un utile di 25 mila circa.
(Fonti: Finsmes / The Italian Startup Ecosystem “Who il who” 2014)