In base alle disposizioni dell’articolo 4, comma 1, lettera q), del decreto legislativo n. 344 del 2003, recante disposizioni di carattere transitorio, gli utili percepiti da quest’ultimi non concorrono alla formazione del reddito complessivo imponibile nel limite del 95 per cento del relativo ammontare; gli stessi sono esclusi anche se conseguiti nell’esercizio di impresa.Di conseguenza:
– in caso di Trust opaco i dividendi percepiti sono sostanzialmente esclusi dalla formazione del reddito imponibile (al 95%), come avviene per i dividendi che concorrono a formare il reddito d’impresa, ai sensi dell’art. 89 del Tuir. La successiva attribuzione dei frutti a beneficiari non sconterebbe alcuna ulteriore imposizione. La tassazione complessiva dei dividendi ammonterebbe dunque all’1,375% (27,5%*5%);
– in caso di Trust trasparenti ai beneficiari viene attribuito per trasparenza solo il 5% dei dividendi percepiti dal trust, anche se viene poi imputato ai beneficiari ai fini dell’imposizione Irpef (beneficiari persone fisiche).
Nel DDL di Stabilità 2015 viene previsto che a partire dal 1° gennaio 2015 i dividendi percepiti dagli enti non commerciali (inclusi i trust) concorreranno a formare il reddito nella misura del 77,74%.
Nella disposizione non viene fatta alcuna distinzione tra Trust trasparenti e Trust opachi.
In base alla nuova previsione normativa:
– in caso di Trust opaco i dividendi percepiti saranno sostanzialmente esclusi dalla formazione del reddito imponibile nella misura del 22,26%. La successiva attribuzione dei frutti a beneficiari non sconterebbe alcuna ulteriore imposizione. La tassazione complessiva dei dividendi ammonterebbe dunque al 21,4% (27,5%*77,74%);
– in caso di Trust trasparenti ai beneficiari verrà attribuito per trasparenza il 77,74% dei dividendi percepiti dal trust, che sconterà l’imposizione diretta in capo ai beneficiari. Ipotizzando l’applicazione dell’aliquota marginale del 43%, i dividendi sconteranno una tassazione del 33,4%.
È evidente che l’aumento di tassazione colpirà principalmente i Trust trasparenti. È auspicabile dunque che il Legislatore circoscriva l’ambito di applicazione della norma ai Trust opachi o preveda che i dividendi percepiti dai trust trasparenti concorrano a formare il reddito nella misura che consenta uniformità di tassazione tra le differenti tipologie di Trust.
Autore: Redazione Fiscal Focus