Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia – Rapporto Annuale 2014

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Il presente Rapporto dà conto dell’attività che la UIF ha svolto nell’anno 2014 nei diversi ambiti delle proprie competenze istituzionali e in relazione agli eventi che hanno caratterizzato il periodo. Il percorso espositivo segue distintamente le singole funzioni, mettendo in luce interconnessioni e sinergie tra le stesse e soffermandosi sul contributo di ciascuna alla complessiva azione dell’Unità. Nell’anno 2014, durante il semestre di presidenza italiana, si è svolta la fase decisiva nel processo di adozione della quarta Direttiva UE in materia di antiriciclaggio. La UIF ha partecipato ai lavori comunitari, impegnandosi in particolare nella ricerca di soluzioni idonee a ridurre l’impatto sull’efficacia dell’azione delle FIU e sul complessivo sistema di prevenzione del modello di armonizzazione non elevata che ispira la normativa. Il recepimento della Direttiva fornirà l’occasione per il superamento di alcune criticità presenti nel nostro ordinamento e per il suo ulteriore rafforzamento, dopo la recente introduzione nella legislazione nazionale della punibilità penale della condotta di autoriciclaggio (Capitolo 1). I dati relativi all’attività di analisi delle segnalazioni di operazioni sospette (Capitoli 2 e 3) confermano la capacità della UIF di rispondere efficacemente agli aumentati flussi d’informazione provenienti dal sistema (nel 2014 oltre 75.000 segnalazioni analizzate a fronte di quasi 72.000 pervenute), con significativi miglioramenti della qualità degli approfondimenti realizzati, anche grazie alla più ampia disponibilità di fonti informative. La collaborazione attiva, pur in presenza di evidenti criticità residue presso alcune categorie di segnalanti, manifesta un livello complessivo di crescente adeguatezza, con una riduzione dei tempi di invio delle segnalazioni e un miglioramento della qualità delle informazioni trasmesse. Si è proseguito lungo il percorso orientato al pieno adempimento delle funzioni istituzionali assegnate alla UIF con un significativo impulso all’attività di analisi strategica e di studio (Capitoli 4 e 5), alla diversificazione dell’attività ispettiva (Capitolo 6), all’aumento della collaborazione (Capitoli 7 e 8) con interlocutori istituzionali nazionali (Magistratura, DIA, altre autorità), esteri (altre FIU) e sovranazionali (GAFI, Egmont). I risultati dell’attività dell’Unità hanno consentito anche di fornire un utile supporto all’elaborazione della prima Analisi nazionale dei rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo (National Risk Assessment), coordinata dal CSF in linea con gli standard internazionali. La regolare partecipazione all’attività del GAFI, che nel 2014 ha avviato la valutazione dell’Italia nell’ambito del quarto ciclo di Mutual Evaluation, contribuisce allo sviluppo e alla condivisione di regole e prassi uniformi in materia di contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo e alla loro applicazione in ambito internazionale. L’Unità, con una dotazione di risorse umane sostanzialmente immutata, ha fatto fronte ai sempre più imponenti carichi di lavoro grazie alla realizzazione di efficaci procedure operative, allo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche, all’affinamento delle professionalità e a un riassetto organizzativo volto a conseguire una più elevata efficienza delle strutture e una maggiore integrazione dei processi. L’esigenza di dare 8 conto in modo ampio e trasparente dei risultati dell’attività della UIF ha indotto a intensificare le occasioni di comunicazione esterna nei confronti sia degli interlocutori istituzionali sia, più in generale, della società civile, al cui servizio in definitiva è posta l’azione dell’Unità (Capitolo 9). In questo spirito la UIF intende continuare a perseguire il pieno assolvimento dei propri compiti, affrontando con determinazione le nuove sfide che il contesto interno e internazionale pone agli obiettivi di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo.

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