LA RIFORMA DEL DIRITTO CONCORSUALE NEL PANORAMA GIURIDICO ECONOMICO ITALIANO

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LA RIFORMA DEL DIRITTO CONCORSUALE NEL PANORAMA GIURIDICO ECONOMICO ITALIANO

di Massimo Giuliano, avvocato, e Daniela Di Gravio, dott.ssa in economia e commercio,

Studio Legale e Commerciale G&DG 

 

1. Introduzione

L'analisi economica della crisi d'impresa è oggetto solo da poco tempo di studi volti a sviluppare quella visione economico giuridica quanto mai utile per elaborazioni di riforme legislative, soprattutto quelle rivolte a innovare l’attuale sistema di gestione giudiziaria della crisi d’impresa. L'attuale Legge Fallimentare fu emanata nel 1942, prima dell'emanazione della Costituzione del 1947 e in un economia italiana chiusa ai mercati internazionali, dove lo Stato era altamente interventista. Il settore privato era o eccessivamente regolamentato o troppo poco regolamentato, a seconda delle aree e delle dimensioni delle aziende. Lo schema tradizionale era basato sul ricorso agli investimenti pubblici e al monopolio per trovare soluzioni temporanee alle crisi finanziarie degli anni '30. Prima della seconda guerra mondiale i cartelli e i sistemi di protezione impedivano la concorrenza e scoraggiavano l'innovazione. Durante la ricostruzione vi furono segnali di riforma della politica economica, ma il settore delle imprese statali rimase ampio. Divenne, tuttavia, più inefficiente negli anni '60 e '70, dove la mancanza di rigidi vincoli di bilancio diminuì gli incentivi a migliorare la redditività delle aziende. L'abitudine al sostegno statale creò rischi di corruzione che minarono il processo competitivo. Tutte le aziende sembravano protette dal rischio di fallimento.

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