ll nodo della scelta sta nella «ricarica»

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Tra gli elementi da considerare il circuito di pagamento Vanno preferiti quelli internazionali

Tra i criteri di selezione anche il circuito di pagamento associato. E da preferire sono quelli internazionali.
La carta di debito, anche conosciuta come bancomat, è e rimane la moneta elettronica più economica, in città, ma anche quando si viaggia, in Italia o all’estero. La maggior parte dei bancomat consentono di prelevare a costo zero sia presso di Atm della propria banca sia dagli Atm di altri istituti di credito. E i pagamenti tramite Pos non prevedono commissioni. Eppure, per mandare in vacanza i propri figli il bancomat potrebbe non essere lo strumento ideale. «Non basta guardare alla maggiore economicità – fa notare Manfredi Urcioli di Confrontaconti.it – Per la vacanza dei figli bisogna prendere in considerazione anche altri aspetti: come, per esempio, il plafond da mettere a disposizione».
Con il bancomat il figlio avrebbe la stessa disponibilità economica dei genitori: in pratica, nei limiti di prelievo e pagamenti previsti dalla propria banca, quello si ha a disposizione sul conto corrente. «Inoltre, se anche come padre volessi dare il bancomat a mio figlio – continua Urcioli – devo anche prendere in considerazione i limiti di questo strumento. Spesso la disponibilità mensile della carta di debito è plafonata (ha un limite massimo, ndr) su tutti i bancomat che si hanno a disposizione in famiglia. Il rischio, quindi, è di rimanere in poco tempo senza disponibilità”.

I vantaggi della prepagata

Meglio allora pensare a una carta prepagata. Sul mercato ce ne sono tante a disposizione: ci sono le usa e getta, quelle standard e le prepagate con iban associato. «Le prime hanno le stesse funzionalità delle altre prepagate – puntualizza Giancarlo Greggio, responsabile del servizio prodotti Monetica, Incassi e Pagamenti di area marketing strategico e prodotti retail del gruppo Mps – ma hanno un importo precaricato al momento dell’acquisto e non possono essere ulteriormente ricaricate. Le altre prepagate, invece, sia standard sia con iban associato, hanno una molteplicità di vantaggi. In particolare rispetto alla carta di credito, in quanto non necessitano di un conto di appoggio e di un adeguato profilo di rischio».
E poi la carta di credito ha costi più elevati, sia per quando riguarda i prelievi sia per quanto riguarda le spese di emissione. «Rispetto al contante, invece – continua Greggio – la prepagata consente di evitare alcuni rischi, come quello di furto o smarrimento del denaro che, a differenza della carta, non può essere bloccato e quindi recuperato. Inoltre, mentre la cifra in contanti va stabilita prima della vacanza e deve coprire eventuali imprevisti, la carta può essere ricaricata da remoto in qualsiasi momento».
Questo dà comunque al figlio una disponibilità illimitata, ma controllata dal genitore. «Con la prepagata, infatti, si fissa un budget per la vacanza del figlio che viene poi caricato al momento dell’emissione della carta – aggiunge ancora Urcioli -. Ma in caso di qualsiasi necessità, il padre o la madre potranno sempre effettuare una ricarica, tenendo quindi sotto controllo le spese».

Come scegliere la carta

Per scegliere la prepagata su misura, la prima cosa da guardare sono i costi, naturalmente. Alcune carte non hanno spese di emissione, altre, invece, hanno costi che possono arrivare anche a 10-12 euro. Inoltre, sono generalmente previste spese di ricarica, differenziate in relazione alle modalità (per esempio, sportello Atm della propria banca, Atm di altri istituti di credito, bonifico), e costi di prelievo, che possono andare da zero fino anche a 2 euro, per salire ulteriormente quando il prelievo viene effettuato al di fuori dei confini europei. «Per questo – sottolinea Urcioli – la carta va scelta anche in relazione a dove il figlio va in vacanza, ovvero se all’interno dell’area euro o fuori. In quest’ultimo caso, infatti, bisogna anche guardare alle commissioni sul cambio valuta». Per esempio, la Cart@perta Teen, del Credito Valtellinese, prevede una maggiorazione sul tasso di cambio applicato dal sistema internazionale Visa, praticata sugli utilizzi in valuta diversa dall’euro, dell’1,75 per cento. Nel caso della carta Je@ns Mastercard emessa da WeBank (gruppo Bpm), invece, la maggiorazione sul tasso di cambio è dell’1 per cento. «Tra i criteri di selezione della carta prepagata, poi – continua Greggio – c’è anche il circuito di pagamento associato. Quelli internazionali sono sicuramente da preferire, in quanto consentono di utilizzare la carta anche all’estero e su Internet». Per esempio, tra Cirrus/Maestro e Visa Electron c’è differenza: la prima è accettata praticamente ovunque, mentre Visa Electron un po’ meno. «Infine – aggiunge ancora Greggio – bisogna anche guardare ai canali di ricarica, valutandone la flessibilità e l’ampiezza. In poche parole, si consiglia di privilegiare le prepagate che consentono una ricarica agevole».
In caso di furto

La prepagata, anche se più comoda e funzionale, non è scevra da rischi, come il furto o lo smarrimento. «In questi casi ci sono poche alternative – conclude Urcioli -. O si spedisce una nuova carta con un corriere, oppure si può mandare del denaro in contati attraverso un money transfer. Quest’ultimo è sicuramente lo strumento più veloce, ma anche tra i più costosi».

Fonte : ilsole24ore

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