Nautica & Fisco. Agg. ottobre 2013

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Non deve sorprendere che l’Agenzia delle Entrate abbia scelto di avviare una proficua collaborazione
su temi strategici per il nostro Paese quali la nautica.
Dall’esigenza di un rinnovato rapporto di reciproca collaborazione Amministrazione/Ucina
nasce, in particolare, la nuova edizione della Guida Nautica & Fisco che, a distanza di qualche
anno dal precedente lavoro, offre un utile strumento di consultazione nel complesso
mondo della fiscalità relativo al comparto nautico; un vademecum per un agevole orientamento
di facile fruizione tanto per gli esperti quanto per chi, per la prima volta, si affaccia
al settore.
È noto a tutti che una buona informazione è alla base di qualsiasi politica a favore della
educazione alla legalità fiscale. Un operatore aggiornato e un diportista informato sapranno
sempre trovare efficaci canali di dialogo con l’Amministrazione.
L’Agenzia delle Entrate, negli ultimi anni, ha dedicato grande attenzione a un settore delicato
e importante per la nostra economia come la nautica da diporto, con l’intento di chiarire
e talvolta rendere più snella l’applicazione delle normative vigenti.
In questa ottica è da considerare la revisione del redditometro, in cui ogni spesa – di qualsiasi
tipo – assume identica rilevanza ai fini dell’accertamento. È stata infatti superata la
vecchia impostazione che prendeva in considerazione il possesso soltanto di pochi beni
(tra cui i natanti), valutati quali indicatori di ricchezza, al cui valore venivano applicati determinati
moltiplicatori per desumerne presuntivamente il reddito del proprietario. É stato
compiuto un importante passo nei confronti delle richieste di Ucina Confindustria Nautica
che chiedeva, appunto, la fine della penalizzazione degli appassionati del mare rispetto a chi
sostiene spese voluttuarie per altri beni. Con il nuovo redditometro tutte le spese sono
uguali e sono prese in considerazione in quanto tali.
Sostanzialmente immutata nel suo impianto, questa quarta edizione del volume è ampiamente
innovata nei contenuti. L’aggiornamento si è reso necessario a seguito dei vari interventi
del Legislatore sul tema, sia in termini “strutturali” (quali, per esempio, le rilevanti
modifiche alla territorialità Iva o al regime dell’articolo 8 bis) sia in termini più puntuali
(come, sempre a titolo di esempio, la tassa di possesso o le novità recentissime del Decreto
Fare sul noleggio occasionale).
Buona lettura.
Attilio Befera
Direttore Agenzia delle Entrate

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